×


Consigli di lettura



Gli sbagliati del Dubai

Daniela Palumbo


Flavio è morto di overdose da un anno. Diego è suo fratello minore e il giorno di questo triste anniversario i suoi compagni di scuola decidono di fare tutto quello che vuole per non lasciarlo solo con il suo dolore ancora molto forte. Diego, inoltre, quella mattina ha ricevuto dalla ex ragazza di Flavio una lettera che il fratello gli ha detto di consegnargli a un anno dalla sua morte. Diego non riesce ad aprire la busta e la tiene in tasca mentre con i suoi amici decide di saltare la scuola e di partire, di affrontare “la grande fuga” e vivere un’avventura speciale. Ognuno di loro porta con sé la propria storia, che rivela agli altri con sincerità nel corso della giornata, ma, soprattutto, durante la notte, quando l’oscurità, che li sorprende sulla spiaggia, offre loro la giusta atmosfera per liberare le parole e aprirsi alle confidenze.

La storia di Diego e dei suoi amici è una storia intensa, a tratti cruda. Una storia densa di emozioni che fa ridere e commuovere. E’ la storia di un gruppo di adolescenti dell’estrema periferia di una città non ben precisata che, nonostante le difficili condizioni economiche e familiari in cui viviono, sanno di avere del potenziale, sanno di potersi far valere, di potersi riscattare. Sono ragazze e ragazzi molto diversi tra loro sia per origine sia per carattere, ma dopo questa giornata insieme, che li trasforma da compagni in amici, si scoprono più simili che mai.

Spero che sia un abbaglio tutta questa oscurità”: è da questa frase letta su un muro che l’autrice ha tratto ispirazione per questo romanzo, una citazione che, nella sua profonda negatività, contiene anche un filo di speranza. La storia di questi ragazzi arrabbiati dura un giorno, quel giorno speciale che cambia la loro esistenza. Sono ragazzi molto soli e da soli cercano di capire chi sono e di trovare la loro strada. I loro adulti di riferimento sono praticamente assenti o totalmente inadeguati a supportarli ed è per questo che nella storia sono solo velocemente abbozzati. Più attenzione è data, invece, alla caratterizzazione dei ragazzi che, pagina dopo pagina, attraverso gesti e parole, rivelano la loro personalità. Interessante è anche il modo che Daniela Palumbo sceglie per gestire i dialoghi. Sono dialoghi densi e veloci, con un susseguirsi di voci diverse che chiedono, rispondono, si prendono in giro, lanciano battute e commenti anche profondi. Dialoghi verosimili dal ritmo incalzante abbastanza in linea con gli scambi dei ragazzi quando sono in gruppo.

Un romanzo di qualità con una storia travolgente e credibile, solo, forse, un po’ troppo fitta di molte delle tematiche importanti che rivendicherebbero maggiore spazio, tematiche che stanno a cuore ai ragazzi e che comunicano loro che non sono soli a trovarsi in determinate difficili situazioni e a doverle affrontare.

Un’ultima nota è doverosa per la copertina che ben interpreta il contenuto del romanzo. Essa ritrae i ragazzi di schiena seduti di notte su un muretto. Impedendo la vista dei loro volti, l’illustratore ha sottolineato la loro chiusura in se stessi. Una chiusura, però, che, pian piano, si apre agli altri. Accomunati dal piccolo dettaglio del cuore giallo, diventano riflesso e risonanza dell’unico di loro rappresentato rivolto verso il lettore. E’ Diego che, entrato profondamente nel cuore dei suoi amici, alla fine diventa motore per tutti per trovare la propria identità in se stessi e nel gruppo.

Ebook disponibile.


Recensione a cura di E. Vanzetta

Condividi

Età
Editore
Il Castoro (HotSpot)
Anno
2022
Pagine
184