×


Consigli di lettura



Bambina di vetro

Beatrice Allemagna


Pubblicata per la prima volta in Francia nel 2002, la storia è stata ispirata da ‘Giacomo di Cristallo’, una delle Favole al telefono di Gianni Rodari. Possiamo considerare Gisèle, la protagonista di questo libro, come la sorellina francese di Giacomo, in quanto nata a Parigi e pubblicata solo ora in Italia. Come Giacomo, anche la bambina di vetro nasce trasparente e fragile, e crescendo si porta dietro paure e dubbi che tutti riescono a leggere, perché anche i suoi pensieri sono trasparenti. All’inizio il fatto che siano visibili non le dà fastidio, ma la difficoltà di stare in mezzo alla gente con il cuore scoperto si fa sempre più insostenibile per la bambina, per cui decide di partire in cerca del posto dove può vivere senza essere giudicata dagli altri. Ma ovunque vada i problemi ritornano e le persone non la capiscono. Così un giorno Gisèle si stanca di fuggire e torna a casa. 

Le illustrazioni rendono splendidamente la magia che circonda Gisèle e con delicatezza trasportano il lettore lungo il suo difficile percorso,  come ci ricorda l’autrice: La bambina di vetro non è una storia che racconta di quanto sia potente la verità, ma della fiducia in se stessi e del coraggio, doti che ognuno nella vita non dovrebbe mai perdere.


Recensione a cura di T. Mascia

Condividi

Età
Temi
Editore
TopiPittori
Anno
2020
Pagine
32