
Lettura algoritmica (e-learning)
La lettura algoritmica può essere considerata parte delle competenze di lettura moderne, poiché è essenziale per navigare e comprendere il mondo digitale in cui viviamo. Oltre alla capacità di leggere e comprendere il linguaggio scritto, le competenze di lettura oggi includono anche la comprensione di come gli algoritmi influenzano le informazioni che riceviamo, le decisioni che prendiamo e la nostra interazione con la tecnologia. Essere consapevoli degli algoritmi e saperli utilizzare efficacemente permette di avere un maggiore controllo sulla propria esperienza online e di prendere decisioni informate e consapevoli.
I social media e le piattaforme online utilizzano gli algoritmi per personalizzare i contenuti che vediamo in base ai nostri gusti e interessi, alla nostra cronologia di navigazione e ai nostri dati personali. Gli algoritmi, pur essendo una parte importante della nostra lettura online, sono invisibili. Possono influire sulle nostre scelte e limitare le opzioni di lettura portandoci in una “bolla di preferenze” in cui ci vengono mostrati solo i contenuti che l’algoritmo ritiene ci piacciano o i contenuti simili a quelli che abbiamo già letto. Le opinioni alternative vengono filtrate e “nascoste” influenzando la nostra capacità di pensare criticamente. Per saperne di più sugli algoritmi è importante informarsi e continuare a istruirsi leggendo, ascoltando, riflettendo e discutendo con gli altri, considerando anche diverse prospettive.
In questo breve corso sulla lettura algoritmica, miriamo a fornire una comprensione di come gli algoritmi influenzano la nostra esperienza online. Il corso si concentra sulle competenze di lettura moderne, inclusa la comprensione degli algoritmi utilizzati nei social media e nelle piattaforme online.
Ecco cosa offre il corso, suddiviso in sei unità didattiche:
Unità didattica O1: Cosa sono e come funzionano gli algoritmi nelle piattaforme online
Unità didattica O2: In che modo l’algoritmo di Google ordina i risultati
Unità didattica O3: Come funzionano gli algoritmi sui social media
Unità didattica O4: Come gestire l’algoritmo su YouTube
Unità didattica O5: Come funziona l’algoritmo di facebook
Unità didattica O6: Come funziona l’algoritmo di Instagram

È docente di “Antropologia culturale dei media digitali” e coordina il laboratorio di “Media e digital design” presso l’Università IUSVE a Venezia e Verona. Si occupa nello specifico di media education e digital literacy svolgendo workshop e seminari sul tema. Ha contribuito con un gruppo multidisciplinare di esperti coordinati dal Centro per la Salute del Bambino alla stesura del documento “Tecnologie digitali e bambini: indicazioni per un utilizzo consapevole” (CSB Onlus, 2015) e ha partecipato al progetto interdisciplinare di ricerca “Educatori e Nuovi Media: la relazione adulto-bambino attraverso la lettura digitale” (Università IUSVE, 2017). È autore del saggio “Pensare digitale” (McGraw-Hill, Milano 2005) e del cyber-racconto per ragazzi “Sybo il mio amico stratosferico” (Edizioni Paoline, Milano 2010).
Cosa sono e come funzionano gli algoritmi nelle piattaforme online (O1)
I social media e le piattaforme online utilizzano algoritmi (formule matematiche) per personalizzare i contenuti che vediamo in base ai nostri gusti e interessi, determinati dalla nostra cronologia di navigazione e dai dati personali. Questi algoritmi sono utilizzati per filtrare e organizzare i contenuti per rendere più veloce l'accesso ai siti che utilizziamo regolarmente o per facilitare la ricerca delle informazioni che ci interessano. Tuttavia, questo meccanismo può condurre all' "effetto di bolla di filtraggio", in cui vediamo principalmente contenuti simili a quelli che abbiamo già visto mentre le opinioni alternative vengono filtrate. Ciò può influire sulla nostra capacità di pensare criticamente ai contenuti e sulla nostra apertura verso nuove idee, oltre a avere un'influenza distorta sul modo in cui il mondo ci viene presentato.
In che modo l’algoritmo di Google ordina i risultati (O2)
La lettura algoritmica è la capacità di comprendere il funzionamento degli algoritmi dei motori di ricerca, che vengono utilizzati per classificare e ordinare i risultati delle ricerche online. Conoscere come questi meccanismi funzionano può aiutare gli studenti a condurre ricerche più efficienti e a individuare fonti di informazioni attendibili. Inoltre, comprendere come vengono gestite le ricerche online aiuta a diventare consumatori critici di informazioni online e a evitare di essere ingannati o indotti in errore da fonti non affidabili o manipolative.
In questo breve video vedremo come i sistemi di ranking di Google siano progettati per organizzare le informazioni online e fornire risultati di ricerca rilevanti. Gli algoritmi di Google valutano diversi fattori e indicatori per determinare quali pagine web e altri contenuti includere nei risultati di ricerca, come le parole usate nella ricerca, la pertinenza e l'usabilità delle pagine, l'affidabilità delle fonti, la posizione dell'utente e le impostazioni. L'importanza attribuita a ogni fattore può variare in funzione del tipo di ricerca.
Come funzionano gli algoritmi sui social media (O3)
Gli algoritmi dei social media sono un insieme di regole che classificano automaticamente i contenuti su una piattaforma in base alla probabilità che ogni utente li apprezzi e vi interagisca. Sono importanti perché determinano il posizionamento dei contenuti nel feed degli utenti influenzando quindi ciò che ogni utente leggerà o meno all'interno della piattaforma. Gli algoritmi dei social media variano a seconda della piattaforma e possono essere suddivisi per tipologia. Le piattaforme principali sono Facebook, Pinterest, LinkedIn, Twitter e Instagram, ognuna con un proprio algoritmo che classifica i contenuti e gli utenti in modo diverso.
Come gestire l’algoritmo su YouTube (O4)
L'obiettivo dell'algoritmo di YouTube è quello di mostrare a ogni utente i video che ritiene più interessanti e pertinenti l'utente, in base alle sue preferenze e al suo comportamento precedente sulla piattaforma. L'algoritmo di YouTube contribuisce a determinare quali video vedranno gli utenti ogni volta che visitano la piattaforma. In questo breve video mostreremo alcuni strumenti per gestire l'algoritmo su YouTube e non subire passivamente le sue decisioni.
Come funziona l’algoritmo di Facebook (O5)
Facebook utilizza un algoritmo per determinare quali post vedranno le persone ogni volta che controllano il loro feed di Facebook e in quale ordine verranno visualizzati. L' algoritmo di Facebook valuta ogni post assegnando un punteggio e ordinando gli elementi in base all'interesse dell'utente, mostrando i post che ritiene più rilevanti per il lettore in base alle sue preferenze e ai suoi comportamenti precedenti sulla piattaforma.
Come funziona l’algoritmo di Instagram (O6)
L' algoritmo di Instagram è stato progettato per mostrare i contenuti più rilevanti per ogni utente in base alle sue preferenze. Prende in considerazione i post a cui l'utente ha messo "mi piace", i commenti che ha lasciato, i profili che segue e altri fattori simili per determinare quali post mostrare per primi nella home page. In questo modo, l'algoritmo cerca di mostrare all'utente contenuti che potrebbero essere più inclini a generare interazioni e risposte. L'algoritmo di Instagram prende in considerazione anche la qualità e la recente attività dei post in generale. I post che ricevono molti commenti e "mi piace" in breve tempo vengono spesso mostrati più in alto nella home page di un utente rispetto ai post che ricevono meno interazioni. Inoltre, i post di profili che pubblicano regolarmente contenuti di qualità vengono spesso mostrati più in alto rispetto ai profili che pubblicano meno o hanno una qualità inferiore. Questo perché l'algoritmo ritiene che questi post siano più interessanti e degni di essere visti da più persone.